CHI HA PAURA DI CASA?

con Nausicaa Giulia Bianchi e Fosca Piccinelli

 

CORSO ON LINE - INIZIO 8 APRILE 2024

Dieci incontri in Zoom, per un corso dedicato a fotografi autori che affrontano temi quali la propria famiglia, il proprio territorio, il quotidiano, la propria comunità.

Per iscriversi, inviare mail a education@idafotografia.com


Volete diventare AUTORI ? 

Questo è un corso che getta basi solide, andando a spostare completamente la vostra visione della fotografia e toccando argomenti fondamentali come lo stereotipo, la retorica del già noto, l’etica, la censura, lo sguardo nuovo sulle solite cose, il quotidiano, l’impegno, l’intimità, la costruzione e l’utilizzo dell’archivio, principi di editing e di progettualità. 

Questo corso copre il nocciolo da cui ogni autore nasce.

Questo corso nasce dalla esigenza di colmare una grave lacuna nel discorso fotografico di chi vuole diventare autore. Moltissimi fotografi vedono una separazione tra progetto personale e progetto foto giornalistico: uno sarebbe colmo di poesia e intimità, artistico e pieno di metafore, l’altro prevede viaggi e una formula geniale. Ogni volta che sento declinare la fotografia in questo modo, soffro.

Innanzitutto essa non andrebbe mai divisa in generi con l’accetta, in quanto stiamo già dall’inizio proiettando uno stereotipo sulla stessa concezione di fotografia! Inoltre quando guardiamo ai progetti personali degli autori, spesso essi hanno profonde radici nel reale e la comprensione di molti fattori socio economici culturali anche quando guardano quello che gli sta più vicino, come la propria famiglia o la propria città.

A tal proposito rimandiamo immediatamente a un paio di esempi come The notion of a family o Pictures from Home.

Il personale è politico, e il politico è personale per un autore. Attraverso questo corso vogliamo rompere stereotipi, vogliamo allontanarvi dall’esotico e dal viaggio fotografico per rimettere al centro la nostra vita ma non in modo egocentrico. Vogliamo attraversare tante sfumature fotografiche su come si può raccontare il personale in modo universale, e come incontrare l’universale in un modo personale.

Quello che sto cercando di dire è che per fare un progetto personale non serve farsi autoritratti o foto intime, e che per fare un progetto sociale documentario importante non serve andare in Africa. La trattoria dei tuoi genitori è un luogo personale e politico insieme. Spesso i grandi progetti nascono proprio dallo scardinare queste formule precostituite per fare in modo personale e universale quello che è importante. Abbiamo tantissime storie in Italia e non serve andare a fotografare storie esotiche come fossimo antropologi colonialisti del secolo scorso. Anche per questo mi sono rifiutata di fare questo mio ultimo progetto sulla morte andando in giro per il mondo. Le vicende umane sono ovunque, e quelle che dovremmo documentare sono in primis quelle sotto i nostri occhi, se solo sapessimo vederle e avessimo il coraggio di amarle. 

Il corso

Alcune riflessioni di Nausicaa Giulia Bianchi sul rapporto sguardo identità, sguardo e cultura e come lo sguardo può cambiare ed evolvere.

Alcuni pensano che per fare un grande progetto fotografico, sia necessario andare lontano, fare inchieste e lunghi viaggi. Ma è davvero così? Autori come Sally Mann, Nan Goldin, Sian Davey, Elinor Carucci, Chris Verene e molti altri, ci insegnano invece che le storie più speciali e più profonde sono proprio vicino a noi. 

Diane Arbus diceva "se vuoi essere universale sii estremamente specifico". C'è qualcosa che conosciamo meglio della nostra vita? Abbiamo uno straordinario accesso alle storie che ci ruotano intorno, alla carne e all'anima dei nostri familiari, e quindi perché non iniziare da queste? 

Sembra facile a dirsi, eppure c'è chi si chiede: "cosa ci sarà mai di interessante nella mia vita?" Moltissime persone non riescono a fare nessun lavoro particolarmente significativo a casa. Anzi, lo trovano difficile, problematico. Non vogliono fotografare le ombre o le difficoltà della propria vita. Ma perché è più facile fotografare una signora che chiede l'elemosina in India che le rughe di nostra madre? Questo è un corso dedicato a fotografi autori che vogliono affrontare temi quali la propria famiglia, il proprio territorio, il quotidiano, la propria comunità. 

La fotografia del familiare mette a nudo temi come l'etica, la censura, la rappresentazione soggettiva. In questo corso vedremo i progetti che importanti fotografi hanno svolto in questo luogo chiamato “casa” e discuteremo a fondo di cosa l'esperienza di fotografare a casa può insegnare a un fotografo, qualsiasi siano i suoi progetti futuri. Fotografare ciò che ci è vicino e ci appartiene culturalmente può infatti essere una grande palestra che fa sviluppare al fotografo autore super poteri come l’intimità, l'approfondimento, lo scardinare stereotipi, e molto altro che può essere poi portato con sé anche in progetti con temi molto distanti da noi. 

La fotografia di “casa”, può diventare un modo di vedere il mondo, sempre dal di dentro e mai come il turista delle miserie degli altri.

Programma:

Il corso è articolato in dieci incontri on line in zoom.

La prima parte del corso è chiamata STUDIO ed è a sua volta divisa in due moduli: fotografia autoriale e fotografia di archivio. 

  • Modulo FOTOGRAFIA AUTORIALE: Nausicaa Giulia Bianchi introduce e analizza il lavoro di grandi fotografi che hanno lavorato a temi legati alla famiglia o al loro quotidiano come Elinor Carucci, Sally Mann, Nan Goldin, Trent Parke, Sian Davey, Nobuyoshi Araki, Susan Worsham etc. Come l’autore racconta ciò che vive ed è intorno a lui? Questi sono ancora album di famiglia? Quando il lavoro diventa fine-art? Parlerà di stereotipi, di esotico, di censura, di motivazione e coprirà le basi di una fotografia autoriale che costruisce empatia.

  • Modulo FOTOGRAFIA DI ARCHIVIO: Fosca Piccinelli ci porta nel mondo della fotografia di Archivio. Cosa intendiamo con questa espressione? Molti artisti hanno scelto di creare progetti attraverso l’utilizzo di immagini non prodotte da loro, chiamate vernacolari, trovate sulle bancarelle dei mercatini, in studi fotografici antichi, nei solai delle proprie case, nei musei o più recentemente su internet. Come le fotografie “trovate” possono diventare un progetto o parte del nostro progetto? Sempre più l’archivio è inteso come strumento di narrazione, la selezione è interpretazione, le foto del passato vengono attualizzate e messe in connessione con le immagini del presente. 

La seconda parte del corso è chiamata PRODUZIONE ed è dedicata alla revisione del lavoro dei partecipanti. Nausicaa e Fosca analizzeranno il lavoro prodotto dai partecipanti sotto lo stimolo teorico e pratico del corso e introdurranno principi di editing (selezione, ordinazione, interpretazione, narrativa non lineare) sul lavoro stesso.

Calendario: 

8 aprile lezione check in 18.30 - 21.30 con Nausicaa Giulia Bianchi e Fosca Piccinelli

22 aprile teoria archivio 18.30 - 20.30 con Fosca Piccinelli

29 aprile teoria foto 18.30 - 20.30 con Nausicaa Giulia Bianchi

20 maggio review archivio 18.30 - 21.30 con Fosca Piccinelli

10 giugno review foto 18.30 - 21.30 con Nausicaa Giulia Bianchi

17 giugno teoria archivio 18.30 - 20.30 con Fosca Piccinelli

24 giugno teoria foto 18.30 - 20.30 con Nausicaa Giulia Bianchi

1 luglio review produzione I 18.30 - 21.30 e con Nausicaa Giulia Bianchi e Fosca Piccinelli

6 luglio review produzione II 18.30 - 21.30  con Nausicaa Giulia Bianchi e Fosca Piccinelli

15 luglio check out 18.30 - 22.30 con Nausicaa Giulia Bianchi e Fosca Piccinelli

Approfondimenti:

Nausicaa per L’International Center of Photograhy: The Unflattering Family Album

Nausicaa intervistata per il World Press Photo: The Ethics of Documenting Your Own Family


Fosca Piccinelli

Fosca Piccinelli

Fotografa e photoeditor, dal 2022 è insegnante per IDAFOTOGRAFIA.

Affascinata da archivi e fotografia vernacolare spesso la sua produzione ne viene contaminata. foscapiccinelli.com/

Nausicaa Giulia Bianchi

Nausicaa Giulia Bianchi

Fotografa e ricercatrice.

Insegna fotografia all’ICP New York e all’Università di Padova. Dal 2016 crea percorsi formativi indipendenti e innovativi.
giuliabianchi.com/


Altre info:

Durata: dieci incontri in zoom per 4 mesi

Orario: lunedì dalle 18.30

Costo: 530 euro

Per iscrizioni e domande: education@idafotografia.com